Il 3 marzo 1965 a Predazzo (TN), presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza, a testimonianza della tradizione alpestre del Corpo, viene istituito il Servizio di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza denominato S.A.G.F. Sorto principalmente al fine di presidiare la frontiera con servizi di anticontrabbando, polizia militare e ricognizione dei cippi confinari, il servizio, dal 1965 ad oggi, ha subito notevoli trasformazioni nell’organico e nei compiti in relazione al mutare delle esigenze operative ed è attualmente indirizzato, in via pressoché esclusiva, all’esecuzione di compiti di soccorso in montagna e di ricognizione e perlustrazione in frontiera, attività alle quali sono finalizzati sia l’addestramento del personale, sia la fornitura di equipaggiamento e materiali.  

Nell’esecuzione dei compiti di soccorso in montagna il S.A.G.F. opera in stretta cooperazione con le Stazioni del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I. Forte agli inizi di 11 Stazioni, il S.A.G.F. si è sviluppato negli anni sino a raggiungere l’attuale organico di 23 Stazioni, dislocate su tutto l’arco alpino ed eccezione di due che sono ubicate a L’Aquila e Nicolosi. Ogni Stazione è costituita mediamente da 12 militari e due unità cinofile da ricerca in valanga e superficie.

 

Elicottero del Soccorso Alpino G. di F.

 

 

 

Tutti i militari assegnati alle Stazioni S.A.G.F. provengono dai corsi di specializzazione che, svolti annualmente alla sede di Passo Rolle, al termine dei quali i frequentatori acquisiscono la specializzazione di “Tecnico di Soccorso Alpino”. Il Corpo dispone di propri istruttori, sia per quanto riguarda l’addestramento sciistico ed alpinistico, sia per quanto riguarda l’addestramento delle unità cinofile. Gli stessi istruttori vengono anche chiamati a prestare la loro opera in occasione dei corsi per unità cinofile del C.N.S.A.S. o per i corsi organizzati dal C.A.I.

 

 

 

 

 

SVILUPPI STORICI

 

Il 26 febbraio 2015 è stato celebrato il 50° anniversario di fondazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.). Il comparto specialistico venne ufficialmente istituito con determinazione n. 615/299 dell’11 gennaio 1965 del Comandante Generale, pubblicata sul foglio d’ordini del Comando Generale della Guardia di Finanza n. 9 del 30 marzo 1965.

Nel corso dei cinquant’anni di attività esso ha subito notevoli trasformazioni legate al mutare delle esigenze operative, all’utilizzo di nuovi mezzi e materiali e all’introduzione di innovative tecniche di intervento. Sono stati eseguiti piú di 60.000 interventi con il soccorso di un analogo numero di persone e recuperate piú di 3.000 salme. In molti casi l’intervento delle unità cinofile da ricerca in valanga, superficie e macerie delle stazioni S.A.G.F. hanno contribuito, talvolta in maniera determinante, al salvataggio dei dispersi.

L’intensa attività di soccorso effettuata dai militari del S.A.G.F. ha avuto poi formale riconoscimento giuridico con il decreto del Ministro delle Finanze del 20 aprile 1993 che, all’articolo 1, stabilí che “le attività di soccorso e di intervento operativo da svolgere in zone di media ed alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati, tali comunque da richiedere al personale adeguate doti fisiche e specifica preparazione tecnica sono svolte, in via prioritaria, dalle unità del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF)”.

I compiti attuali consistono nell’attività di soccorso in montagna, di protezione civile in aderenza con la legge 24 febbraio 1992, n. 225, di tutela ambientale, militare, di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria.

La delicatezza dei compiti di soccorso in montagna e le rilevanti implicazioni ad essi connessi richiedono un’adeguata preparazione tecnica unita ad un costante aggiornamento. Il raggiungimento di tali obiettivi è assicurato attraverso una serie di corsi tenuti a livello centralizzato a cura della Scuola Alpina di Predazzo che, in qualità di organo tecnico del comparto alpestre, è l’ente responsabile per l’erogazione dei corsi di specializzazione, abilitazione, qualificazione e aggiornamento del personale da impiegare nel particolare servizio.

L’istituto provvede, tra l’altro, a definire le linee di indirizzo in materia di:

- procedure tecnico-operative di soccorso;

- addestramento e impiego delle unità cinofile per la ricerca in valanga, in superficie e in macerie.

Il numero delle stazioni S.A.G.F. ha subito nel tempo le necessarie variazioni, determinate dalle mutate condizioni di contesto e finalizzate ad ottimizzare il relativo dispositivo. Attualmente (2015) sono in attività 26 stazioni che operano nell’ambito dei comandi regionali Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Calabria, Sicilia e della Scuola Alpina di Predazzo.

Complessivamente nel servizio di soccorso alpino operano circa 290 militari, inoltre ogni stazione è dotata, mediamente di due unità cinofile per la ricerca in valanga, in superficie ed in macerie per un totale di n. 50 unità cinofile operanti.

L’opera di solidarietà umana svolta, spesso anche a rischio della propria incolumità fisica ed in condizioni ambientali avverse, ha riscosso e riscuote vasta eco e calorosi apprezzamenti da parte delle autorità pubbliche e dei privati cittadini, come testimoniato dai numerosi riconoscimenti.

Tra gli altri si menziona la concessione, nel 1970, dell’”Ordine del Cardo”, massimo riconoscimento esistente in Italia nel campo della solidarietà alpina, la Medaglia d’Oro al Valor Civile nel 1993 concessa dal Presidente della Repubblica alla Bandiera del Corpo con la seguente motivazione: “sempre pronti a dare la vita per l’altrui incolumità, i militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza si sono prodigati con generoso sacrificio e altissimo senso di umana solidarietà, nel sottrarre alle insidie della montagna migliaia di vite umane. Gli innumerevoli interventi compiuti, con umiltà e coraggio, in estrema lotta contro il tempo, le asperità del terreno e le avversità atmosferiche hanno arricchito la mirabile tradizione di valori e di abnegazione del corpo della Guardia di Finanza imponendosi, ancora una volta, alla riconoscenza della Nazione, 1965-1992”, una Medaglia d’Oro, una d’Argento e sei di Bronzo al Valor Civile concesse a militari in forza alle varie stazioni ed in genere vari attestati di benemerenza ricevuti dallo Stato e da altri enti territoriali in occasione degli interventi operati per le alluvioni nel 1966 in Trentino, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia; terremoti del 1980 in Irpinia, nel 2009 a L’Aquila e nel 2012 in Emilia Romagna. Da non dimenticare la meritoria opera svolta nella circostanza della sciagura in Val di Stava, con il cedimento del bacino di Prestavel, dove persero la vita 268 persone, della quale nel 2015 ricorre il 30° anniversario.

 

 

 

 

 

Preghiera del Soccorritore Alpino della Guardia di Finanza

Omaggio del Cappellano Militare Capo nel 50° anniversario del Corpo (testo non ufficiale)

Predazzo - 26 febbraio 2015

 

 

Signore che riempi di luce i nostri giorni e vegli sulle nostre notti,
fa’ che nei nostri cuori abiti lo Spirito di fraternità.

In nome dell’amore per il nostro Paese e per le nostre montagne,
Ti chiediamo di donarci lo sguardo delle aquile, la forza delle aquile,
per superare ovunque il pericolo che s’annida, fra le vette e i dirupi.

Ti chiediamo braccia forti, per scalare le montagne e salire al tuo cospetto,
sovrastando ghiacci, nevi e ogni tormenta.

Ti chiediamo mani sicure, per condurre i nostri mezzi
ovunque ci sia bisogno del nostro aiuto.

Ti chiediamo vigore, menti salde e cuori audaci,
per portare in ogni luogo il conforto dovuto al sofferente.

Signore noi siamo con Te, ovunque Tu chiami,
per portare l’amore e la gloria del Tuo nome.
Sostienici nelle difficoltà e resta con noi per sempre.
Per la tua misericordia. Amen.

 

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