Alla luce della scienza, è possibile credere nel soprannaturale? Esistono davvero gli angeli e i demoni? Cosa sono gli esorcismi?

 

 

 

 

La scienza non può dare delle risposte su una realtà essenzialmente diversa dalla nostra come quella del soprannaturale. Si tratta di due dimensioni differenti ma non estranee l'una all'altra. Può essere utile vedere ad esempio l'apporto che il mondo ecclesiale ha dato alla scienza. L'esistenza dei puri spiriti (angeli e demoni) è un dato certo del deposito della fede e non si tratta soltanto di simboli o miti.

La Bibbia ne parla spesso e in termini essenziali ma sufficientemente chiari. Per quanto riguarda questo argomento e quello degli esorcismi si può trovare una risposta più ampia in un articolo specifico. San Giovanni Damasceno nell'Esposizione della fede ortodossa ha scritto uno dei testi più interessanti circa gli angeli:

 

«Dio stesso è il creatore degli angeli. Li creò dal nulla e produsse a sua immagine la loro sostanza incorporea, come uno spirito o un fuoco immateriale, secondo quanto afferma il divino Davide: il quale fa gli angeli suoi venti e i suoi ministri fuoco fiammeggiante (Sal 103,4). In tal modo egli descrive la loro leggerezza, il loro ardore, il fervore, la trasparenza e l'energia con la quale desiderano e servono Dio, indicando altresí com'essi tendano verso l'alto e siano del tutto privi di intelligenza materiale. L'angelo, perciò, è una sostanza intelligente, in movimento continuo nonché fornita di libero arbitrio, incorporea, al servizio di Dio, provvista d'immortalità per dono divino. Soltanto il Creatore conosce il suo aspetto e la sua definizione. Tuttavia, quando si afferma che gli angeli sono privi di corpo e di materia, lo si deve intendere in relazione alla nostra corporeità e alla nostra materialità. Altrimenti, infatti, qualsiasi cosa venga paragonata con Dio, il quale è il solo a non poter essere paragonato con nessuno, risulta essere ben grezza e materiale. Soltanto la natura divina, infatti, è realmente priva di materia e di corpo.

La natura dell'angelo, pertanto, è razionale, intelligente, libera, variabile nell'opinione ovvero mutevole nella volontà. Tutto ciò che è stato creato, infatti, subisce necessariamente mutamento; soltanto ciò che è increato, invece, è libero da qualsivoglia modificazione. E ancora, tutto ciò che è razionale, è fornito di libero arbitrio. La natura dell'angelo dunque, razionale e intelligente com'è, è dotata anch'essa di libero arbitrio. Essendo creata, d'altronde, è altresí mutevole e in essa risiede la possibilità, libera qual è, di perseverare nel bene, progredendo in esso, ovvero di rivolgersi verso il male. Cosí pure l'angelo, essendo senza corpo, non può in alcun modo pentirsi. È per la debolezza del corpo, infatti, che l'uomo è soggetto al pentimento. L'angelo è immortale non per natura, ma per grazia di Dio. Qualunque sia stata la sua origine, infatti, di per sé avrà anche una fine. Soltanto Dio esiste sempre; anzi, piú di sempre. Chi ha creato il tempo, infatti, non vi soggiace, ma sta al di sopra di esso.

Gli angeli sono seconde luci spirituali; essi ricevono splendore dalla luce primaria e senza principio. Non hanno bisogno di lingua né di orecchie, ma comunicano gli uni con gli altri i loro pensieri e le loro decisioni senza proferire parola. Tutti gli angeli sono stati creati dal Verbo e resi perfetti dalla santificazione dello Spirito Santo affinché, ciascuno secondo la sua dignità e il suo ordine, fossero partecipi dello splendore e della grazia. Essi sono circoscritti. Quando si trovano in cielo, infatti, non stanno sulla terra; né, d'altronde, quando sono inviati da Dio sulla terra, rimangono in cielo. Ciò nondimeno, non sono condizionati né da mura né da porte né da sbarre né da sigilli: non sono limitati, insomma, da alcun termine definito. Tuttavia, quando gli angeli appaiono a quelle anime degne alle quali Dio volle mostrarli, non si rendono visibili come sono in realtà, bensí mutati in un aspetto diverso, conformemente alle capacità di coloro che vedono. Propriamente, infatti, soltanto ciò che è increato non è, per sua natura, limitato da alcun confine. Ogni creatura è rinchiusa dal Creatore fra i suoi limiti.

Gli angeli, inoltre, non hanno la santità da se stessi, ma la ricevono dallo Spirito Santo. Per grazia straordinaria di Dio, predicono gli avvenimenti futuri. Immortali come sono, poi, non hanno bisogno di sposarsi. Essendo spiriti, gli angeli appartengono ad una dimensione spirituale, non essendo circoscritti fisicamente: infatti, essi non sono costituiti di un corpo né hanno la triplice dimensione, ma sono presenti e operano spiritualmente ovunque si rechino; d'altronde, non possono trovarsi e operare contemporaneamente in un luogo e in un altro. Non sappiamo con esattezza se gli angeli siano eguali o diversi fra loro; soltanto Dio, il loro creatore, conoscendo a fondo tutte le cose, lo sa. Differiscono, in ogni caso, di splendore e di rango: sia che abbiano la loro condizione a seconda dello splendore di cui sono dotati, sia che, viceversa, partecipino dello splendore conformemente alla qualità della loro condizione. Si illuminano reciprocamente, secondo l'ordine e la natura di ciascuno di essi: quelli che sono superiori, ovviamente, effondono sugli inferiori luce e sapienza.

Validi e solleciti nel compiere la volontà di Dio, sono talmente veloci da trovarsi immediatamente dove la volontà di Dio li ha assegnati. Alcuni custodiscono le varie parti della terra, presiedono a nazioni e regioni secondo l'ordine del sommo Creatore, governano le nostre cose e ci recano aiuto. Anche se, dalla volontà e dal comando di Dio, gli angeli sono stati posti al di sopra di noi, essi stanno sempre attorno a Dio. Sono restii al male, ma non assolutamente impeccabili. Se essi attualmente non tendono in alcun modo verso di quello, ciò non dipende dalla loro natura, ma dalla grazia e da quella fedeltà con la quale aderiscono all'unico bene. Guardando Dio, per quanto ad essi è possibile, in lui trovano il loro nutrimento. Gli angeli sono superiori a noi, in quanto incorporei e immuni dalle passioni fisiche. Tuttavia, essi non sono del tutto liberi da ogni genere di passione, poiché ciò è proprio soltanto di Dio. Si trasformano in qualunque cosa voglia il Signore Iddio e in tal modo si mostrano agli uomini e aprono loro i divini misteri. Soggiornano in cielo e hanno quest'unico ufficio: lodare Dio e compiere la sua divina volontà» (cfr. GIOVANNI DAMASCENO, Esposizione della fede ortodossa, 2,3).