Per un cristiano è normale sentirsi obbligato ad andare a Messa?

 

 

 

 

Ovviamente dovrebbe essere normale. L'espressione "sentirsi obbligato" però non è affatto corretta! È forse normale sentirsi obbligati a mangiare o a bere? È pur vero però che andando avanti negli anni il senso della sete diminuisce anche parecchio, ecco perché - soprattutto d'estate - bisogna insistere con gli anziani per farli bere, bere tanto, anche contro voglia. Noi spiritualmente siamo tutti malati, non abbiamo il senso della fame: fame di Dio, fame di vita eterna, fame di felicità, di quella vera! Dobbiamo spesso costringerci a fare dei passi in avanti: nel linguaggio militare si parla di "marcia a tappe forzate".

Qualcosa del genere lo fa anche la Chiesa quando pone come obbligo grave la partecipazione alla liturgia eucaristica almeno la domenica; quando ci obbliga a confessarci e a comunicarci almeno una volta all'anno. È proprio il minimo per non morire spiritualmente! Non diciamo forse al nonno o al papà ormai anziano: "Bevi questo", oppure, "Non dimenticarti di prendere la medicina"? E la mamma non si preoccupava - e pure tanto - quando eravamo bambini e non volevamo mangiare? Sono forse cattiverie? No di certo, sono tutte attenzioni, segni di affetto e di amore. Ebbene, la Chiesa ha paura e si preoccupa quando i suoi figli non vogliono mangiare e quando non hanno sete di Dio.