Per quale motivo si dovrebbe scegliere il cattolicesimo piuttosto che un altra religione?

 

 

 

 

È una domanda impegnativa che richiederebbe una trattazione articolata. Ci sono molte ragioni e qui è possibile accennarne solo alcune con un'approccio personale. Sono felice di essere cattolico e ringrazio Dio per aver ricevuto questo dono ineffabile perché nella fede cattolica ho trovato la verità e l'amore. Non la verità arrogante dei fondamentalismi e delle false sicurezze umane, ma la verità luminosa e serena del Vangelo sull'uomo e sulla vita, che difficilmente vedo altrove. Ho trovato la verità che cammina di pari passo con l'amore, mentre altrove vedo solo la ricerca della verità o solo l'amore per la divinità o per l'umanità troppo spesso caratterizzati dalla parzialità o dall'esclusività o da una dicotomia (scissione) inquietante.

Una volta ho avuto l'occasione di parlare con un mussulmano e gli ho detto francamente: "Vedi, ho letto il Corano e ho trovato tante cose buone, tanti valori, però alla fine ho capito che mancava qualcosa, la più importante. Ecco, non ho trovato l'amore! Nella Bibbia trovo l'amore umano e trovo l'amore di Dio! Detta così però potrebbe sembrare una frase fatta, perché non vieni a trovarmi e leggiamo insieme la Bibbia e il Corano? Ti dimostrerò che cosa voglio dire". Rispose affermativamente, ma poi accampando tante scuse non venne mai. Invece dobbiamo avere il coraggio di cercare la verità anche se ci mette con le spalle al muro! L'autenticità di una fede la si riconosce anche da come si pone in rapporto con la realtà, con la verità. Solo nella fede cattolica trovo la trascendenza di Dio che si china con amore sull'umanità. Altrove vedo spesso una trascendenza vertiginosa e distaccata, quasi minacciosa, oppure un immanentismo orizzontale che riduce il divino all'umano o - peggio ancora - confonde l'umano con il divino.

Sono felice di essere cristiano e cattolico perché ho trovato il senso del perdono e della misericordia che vanno di pari passo con la giustizia. Perdono che non è concessione sovrana dall'alto, ma frutto di un amore appassionato di Dio che ci chiama "amici" e che si fa chiamare "Papà". In nessun'altra fede trovo questa verità su Dio e sull'uomo che mi apre alla speranza e che riesce a farmi camminare sulla via della vita e dell'amore, anche quando intorno a me scopro la logica del male e della morte. Solo in questa fede - e questo lo sottolineo - ho trovato un sano senso di autocritica che mi riconcilia con la sua storia. Altrove vedo solo l'autoesaltazione di un culto o addirittura di una nazione o di un'etnia, priva di interrogativi (e spesso di risposte autentiche) e del tutto fine a se stessa. Nella Bibbia, nei Vangeli, trovo anche le debolezze umane di coloro che ci hanno trasmesso il dono della fede. Debolezze che non hanno impedito all'amore di Dio di esplodere nella nostra storia rinnovandola dal di dentro. Nei testi di altre religioni trovo una sorta di perfezione asettica e spiritualista oppure una sconcertante riduzione del divino.

Ti sfido a leggere il Corano e a trovare un solo difetto nella figura di Maometto. Neppure uno! Troviamo un eroe e un condottiero senza macchia e senza paura. Ma la storia, lo sappiamo bene, ci trasmette una realtà ben diversa. Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia alla verità anche se non ci piace. La nostra fede si è sottoposta innumerevoli volte al giudizio delle scienze umane e dal confronto (quando non è inficiato dai pregiudizi) è emersa sempre una risposta illuminante ancorché limitata.

Per il Corano è giunto il momento decisivo di un confronto con le scienze storico-critiche che la Bibbia ha sostenuto da tempo e continuerà a sostenere. Questo è il problema del confronto con la modernità (ma anche con la realtà) che per l'Islam si porrà in termini sempre piú drammatici e - speriamolo - utili alla ricerca della verità. In ultimo - ma avrei ancora tante cose da dire - amo la fede cattolica perché mi parla di un Dio che si è fatto uomo e che mi ha aperto le porte alla vita eterna, cioè alla sua stessa vita. Nell'Islam, perfino nel paradiso, Dio viene sempre concepito oltre la nostra portata: perennemente irraggiungibile e pressoché incomunicabile. La nostra fede invece ci parla di una comunione di amore e di vita con Dio e fra di noi che risponde alla natura delle cose e alle esigenze più profonde dell'uomo e di tutto il creato.

So bene che per una mente atea sembrano solo utopie. Mi dispiace per quelle menti, ma ogni giorno trovo nella storia umana e nella storia personale i segni discreti della presenza e dell'amore di Dio che ci da' tanta luce quanta ce ne occorre per credere e ci lascia tanta oscurità quanta ce ne occorre perché la nostra risposta sia frutto di un amore fiducioso. Amore fiducioso, non un knock out intellettuale che ci mette con le spalle al muro di fronte ad un'evidenza scientifica. Dio non saprebbe che farsene di una simile risposta. Anche gli scarafaggi constatano l'esistenza dell'uomo quando finiscono sotto le sue scarpe. No, Dio non sa che farsene di questa "fede scientifica". Chi ha orecchi da intendere intenda.

 

 

Nella Bibbia trovo l'amore umano...

Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le giovinette ti amano. Attirami dietro a te, corriamo! M'introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, ricorderemo le tue tenerezze più del vino. A ragione ti amano! (Ct 1,2-4).

 

 

Trovo l'amore divino...

Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri. Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a me. I tuoi costruttori accorrono, i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si radunano, vengono da te. «Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore - ti vestirai di tutti loro come di ornamento, te ne ornerai come una sposa». (Is 49,13-18).