Molta gente che non crede non riesce capire quali valori spingano un cristiano a partecipare spontaneamente alla santa Messa. Come glielo si potrebbe spiegare?

 

 

 

 

La risposta, almeno in parte, sta già nella domanda. Se non si possiedono i valori ben difficilmente si potrà capire il senso profondo della liturgia, anzi neppure quello della preghiera individuale. Per capirlo occorre una catechesi in grado di restituire a queste persone la coscienza della propria dignità di uomini e di cristiani.

Non basta spiegare poi: l'uomo non è fatto solo di intelletto. Il cristiano è l'uomo dell'amore, l'uomo che ha scoperto l'amore di Dio e quello per i fratelli. Senza questa testimonianza vivificante anche la migliore spiegazione servirebbe a poco. Occorre anche la preghiera, insieme al dono dello Spirito Santo, lui che è Signore e da' la vita è il solo che può vivificare realmente i cuori inariditi:

«Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio» (Rm 8,26-27).