Molta gente pensa che la Chiesa non influisca sulla cultura della gente comune, troppo attratta dai media, dal lavoro e dei piaceri derivati dal consumismo... ha qualche ragione di pensarlo?

 

 

 

 

Purtroppo ci sono dei motivi validi per pensarlo. In un passato ormai lontano, nella vita della maggior parte delle persone, il tempo libero e la dimensione ludica (il gioco) erano pressoché inesistenti. Gli unici diversivi venivano offerti proprio dalle strutture ecclesiali attorno alle quali gravitava una parte consistente della vita sociale. Oggi indubbiamente non è piú cosí.

Questa realtà costituisce una sfida perché ci impone di evangelizzare anche tutti questi ambiti: i media, il mondo del lavoro, dell'economia e dello sport e... non ultimo, il mondo del tempo libero. Forse finora ci siamo limitati a mettere in evidenza i rischi e a condannare gli abusi, ma questo è moralismo, non è evangelizzazione. Preghiamo perché il Signore ci mandi presto tanti apostoli dei media, del lavoro, dell'economia, dello sport e del tempo libero... e uno di questi potrebbe essere ciascuno di noi!