Quali elementi di valore morale spingono il credente a credere nella religione cattolica e a seguirne il profilo culturale?

 

 

 

 

Non è del tutto corretto il fatto che la domanda consideri anzitutto gli "elementi di valore morale". La morale è importante ma non è né l'unico aspetto della fede cristiana, né il più importante. Una vita autenticamente morale sorge da una vita ispirata dalla fede e dalla carità.

In altre parole la moralità è la conseguenza di una fede vissuta. Senza questa fede e questa carità si cade nel moralismo, nel legalismo e ci si allontana sempre più dal Vangelo. Il cristiano non è moralista e non vive di leggi e di codici. Lo Spirito da' la vita, la lettera - il moralismo - sterilizza e uccide (cfr. 2Cor 3,6).

La vita del cristiano è amore e l'amore ha tutto in sé. Anche lo scriba disse a Gesù: "Bene, Maestro. Hai detto giustamente che Egli è unico e che non c'è altri all'infuori di lui; che amare lui con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza, con tutta la forza e amare il prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici" (IEP - Mc 12,32-33).

La moralità costituisce certamente un esempio ma non è la principale ragione del credere. Quando si parla di fede poi anche la cultura è importante. Una fede senza radici culturali sarebbe una fede davvero povera.

Il cristiano segue tuttavia non una dottrina o un'ideologia, ancorché religiosa, ma una persona viva: il Cristo risorto che ci ha donato lo Spirito di Dio:

«Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!».

Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.

E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria» (Rm 8,14-17).