La tradizione attribuisce a san Luca l'icona della Madonna di Vladimir, giunta da Costantinopoli a Kiev, come dono alla famiglia del Gran Principe.

Dapprima fu venerata, all'inizio del XII secolo, nel monastero femminile di Visgorod nei dintorni della capitale. Nel 1155, al tempo del Principe Andrej Bogoljubskij, fu portata al Nord, nella città di Vladimir nella cattedrale dedicata all'Assunzione e costruita in quell'epoca.

Da allora le rimase il nome di Vladimírskaja sebbene dal 1395 fosse venerata nella cattedrale, pure dell'Assunzione (o "Dormizione" come si dice nell'Oriente bizantino) nel Cremlino di Mosca.

Attualmente si trova nella Galleria d'arte Tret'jakov di Mosca. Innumerevoli copie di questa icona (in cui è caratteristico anche il piedino sinistro del Bimbo rovesciato all'indietro) si trovano nelle chiese e nelle case russe.

La festa principale è il 21 maggio, ma viene onorata con particolari ufficiature anche il 23 giugno (per la liberazione di Mosca nel 1480 dall'invasione del Khãn Macmet) e il 26 agosto (per la salvezza dai Tartari di Tamerlano nel 1395).

Vladimírskaja è l'aggettivo femminile derivato da Vladimir e si trova spesso nei nomi delle icone mariane la finale "skaja". Si potrebbe tradurre anche "di Vladimir".

Ecco il tropario principale ripetuto in ognuno delle tre feste:

 

«Oggi, luminosa e bella, la gloriosa città di Mosca accoglie, come aurora del sole, la tua miracolosa immagine, o Sovrana.

Ad essa noi accorriamo e supplici così t'invochiamo:

O meravigliosa Regina, Madre di Dio, prega Cristo, Dio nostro, in te incarnatosi, di conservare questa città e tutte le città e regioni cristiane, libere dalle insidie nemiche e di salvare, quale Misericordioso, le nostre anime».

 

 

 

 

 Particolare inferiore dell'icona

 

Particolare dell'icona - I piedi del bambino

 

 

 

 

 

 

 

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